tettoia

Per riparare l’auto quando manca il garage, per creare un patio dove rilassarsi in inverno a guardare la pioggia o sotto il quale pranzare in estate al riparo dal sole: se la casa è dotata di uno spazio esterno, la tettoia in legno rappresenta una risorsa funzionale e un valore aggiunto dal punto di vista estetico.

Perché costruire una tettoia in legno e come realizzarla

In giardino o sul terrazzo, per riparare piante e arredi dalle intemperie, ma anche per far defluire l’acqua piovana all’ingresso di un’abitazione: oltre a un’efficace funzione protettiva, la tettoia ha l’effetto di ampliare lo spazio vivibile e, grazie all’eleganza naturale del legno, rappresenta una copertura funzionale e raffinata.

In qualche caso può trattarsi di una pensilina, di piccole o medie dimensioni, addossata al muro esterno, che sporge sulla porta d’ingresso o su una finestra; molto spesso ha l’aspetto di una costruzione a sé stante, poggiata su pilastri e ricoperta con tegole o listelli di legno, che svolge una funzione di protezione o crea una zona abitabile all’esterno della casa.

Quando il suo peso è notevole, la tettoia viene ancorata a un muro portante, sorretta da travi fissate a terra con il supporto di calcestruzzo, oppure inserita in fori appositamente scavati sul pavimento.

In fase di costruzione, dopo aver realizzato la struttura e aver applicato i pannelli laterali e gli eventuali elementi ornamentali, si passa al posizionamento della copertura, che va trattata con un fondo isolante e drenante; infine, si posano le doghe in legno o, in alternativa, coppi e tegole.

Perché sia davvero funzionale, la tettoia in legno deve essere realizzata seguendo criteri razionali e modalità di lavoro professionali: indispensabile, quindi, rivolgersi a una ditta specializzata in questo genere di costruzioni, che progetti la struttura e proceda alla sua posa in opera a regola d’arte.

Nell’installazione di una tettoia in legno bisogna, poi, tenere presente un altro fattore, molto rilevante: la presenza di una simile installazione inciderà non solo sugli spazi esterni, ma anche su quelli interni perché, specie quando le dimensioni sono notevoli, la tettoia può limitare l’ingresso della luce naturale nella casa.

I permessi necessari per la costruzione di una tettoia

Talvolta si tende ad assimilare la tettoia in legno con il pergolato: in realtà, si tratta di strutture visivamente affini, ma fisiologicamente diverse.
Mentre la tettoia è una costruzione fissa e complessa che va progettata e viene classificata tra le opere di edilizia ‘pesante’, il pergolato è mobile, leggero e rimovibile e rientra negli interventi di edilizia ‘libera’ che, se inserito in un’abitazione indipendente, non necessita di autorizzazioni.

Diversamente dal pergolato, quindi, per realizzare una tettoia in legno all’interno di uno spazio edificabile, bisogna richiedere il “permesso di costruire”: nella fattispecie, il DPR 380/01 include l’edificazione di una tettoia negli “interventi di trasformazione urbanistica”, qualificandola come “nuova costruzione” qualora aumenti di oltre il 20% la volumetria dell’edificio di pertinenza.

Oltre alle norme generali di carattere nazionale, la costruzione di una tettoia può essere soggetta anche a regolamenti comunali che, in qualche caso, derogano alle leggi nazionali per esigenze locali.

Tali disposizioni trovano la loro ragion d’essere nel fatto che la tettoia, sostanzialmente, altera l’assetto originario dell’immobile, rappresentando una zona autonoma della casa da utilizzare in maniera indipendente.

La norma di legge diventa ancora più incisiva quando si decide di costruire una tettoia che interessi un edificio condominiale: in questo caso, oltre a chiedere il rilascio della licenza edilizia al Comune competente per territorio, bisognerà che la nuova costruzione:

• non violi le norme stabilite sulle distanze minime tra i fabbricati (3 metri);

• non pregiudichi il decoro architettonico dell’immobile;

• non limiti il regolare accesso dei condomini nell’edificio.

I materiali strutturali e di copertura

Una tettoia in legno viene costruita con l’intento di aumentare la funzionalità della casa e la prima esigenza a cui fa riferimento una simile decisione è quella di poter usufruire di una struttura solida, durevole e semplice da gestire.

La facilità di manutenzione di una tettoia in legno è strettamente legata al materiale che viene utilizzato per realizzarla: la soluzione adottata più di frequente è quella del legno lamellare di abete o di pino, che resiste bene alle intemperie, non risente delle sollecitazioni del suolo su cui poggia la struttura e, nel tempo, non subisce deformazioni.

L’alternativa al legno lamellare è rappresentata dal legno massello che è più resistente è facilmente personalizzabile, quindi molto versatile da un punto di vista estetico.

Quanto alla copertura, la scelta dipende sostanzialmente da due fattori: la funzione primaria della tettoia e il gusto personale.

L’opzione più tradizionale è costituita dal posizionamento di tegole: robuste e protettive, assicurano un riparo efficace e durevole, ma pesano sulla struttura che va, per questo, rinforzata con l’inserimento di ulteriori supporti.

La soluzione più valida da un punto di vista estetico rimane quella dei listelli in legno, ugualmente resistenti e assolutamente in armonia con la struttura portante.

Il limite della copertura in legno è sempre legato alla natura stessa del materiale, che necessita di essere protetto e richiede una manutenzione ciclica e puntuale.

In qualche caso si sceglie di coprire la tettoia con tendaggi, realizzati con speciali tessuti impermeabili e resistenti: anche se molto più economica, questa opzione non può considerarsi “definitiva”, perché costituita da materiali comunque suscettibili all’azione degli agenti atmosferici, specie quelli più aggressivi, come il forte vento o la grandine e potrebbe richiedere di essere periodicamente sostituita.