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Impermeabilizzazione di terrazzi e balconi: metodi e manutenzione

Soprattutto in inverno, con le piogge e il gelo, si possono manifestare i segni di un’impermeabilizzazione di balconi e terrazzi usurata, danneggiata, o carente perché mal applicata.

Per fortuna, per ogni problema di impermeabilizzazione, l’esperto può suggerire la soluzione ideale; applicare i materiali adatti e prevenire nuovi danni grazie alla manutenzione periodica di routine o, all’occorrenza, ad una manutenzione straordinaria.

Cos’è e perché l’impermeabilizzazione è importante

La principale causa di danneggiamento di terrazzi e balconi sono le infiltrazioni d’acqua. Fessurazioni nei materiali di rivestimento causati dagli sbalzi termici e dall’acqua piovana che ristagna a causa di inclinazioni sbagliate o avvallamenti.

Le infiltrazioni portano al deterioramento del sotto strato mettendo in pericolo la stabilità di terrazzi e balconi se l’umidità arriva alle strutture portanti in metallo provocandone la corrosione.

I segnali più allarmanti sono la creazione di efflorescenze e muffe, crepe visibili, danni e macchie negli ambienti interni: sui soffitti nel caso di terrazzi e lungo il perimetro di confine dei balconi.

Per evitare i danni dell’umidità la soluzione è l’impermeabilizzazione.

Come sempre, sarebbe meglio prevenire che curare: in una nuova costruzione, già in fase di progetto si può scegliere il miglior metodo per impermeabilizzare balconi e terrazzi, calpestabili o semplicemente di copertura.

La pratica più usata per i terrazzi (e prevista dalla norma UNI 8627) è l’applicazione sul supporto strutturale di un massetto di pendenza, seguito da una membrana isolante chiamata “barriera vapore” (non traspirante), uno strato che funge da isolante termico e uno impermeabilizzante.

Su questa complessa base stratificata, a cui si aggiunge una guaina drenante, poggiano il massetto e quindi la pavimentazione/rivestimento.

L’aggiunta di uno strato isolante sul terrazzo garantisce anche una maggior protezione dal caldo estivo e meno dispersione di calore nella stagione fredda, con conseguente risparmio energetico.

In fase di ristrutturazione del terrazzo si devono invece analizzare caso per caso le condizioni di base dell’area in cui si va ad intervenire:

· valutare lo stato di conservazione della pavimentazione e del massetto su cui poggia;

· analizzare lo stato della guaina drenante (se presente) e dei vari strati;

· verificare che non vi siano fratture o distacchi tra i vari strati;

· accertarsi che la pendenza della pavimentazione sia adeguata;

· controllare anche i doccioni e le gronde.

A seconda delle condizioni del terrazzo, si dovrà poi scegliere la soluzione migliore per riparare, implementare o addirittura sostituire l’impermeabilizzazione esistente.

Una pavimentazione o un rivestimento ancora in buone condizioni potrebbero necessitare solo di uno strato di materiale impermeabilizzante in superficie, soluzione spesso soddisfacente per l’impermeabilizzazione del balcone; mentre se sono presenti crepe o buchi, si dovrà rimuovere il rivestimento e il massetto, per ripristinare l’intera pavimentazione dopo aver impermeabilizzato il supporto.

Infine, sui terrazzi, se tutti gli strati appaiono inadeguati o danneggiati, si dovrà intervenire anche su di essi.

Non esiste comunque una soluzione impermeabilizzante ideale e adatta ad ogni situazione, soprattutto se si tratta di manutenzioni o ristrutturazioni; è per questo motivo che è importante rivolgersi ad aziende specializzate e personale con esperienza.

È necessario conoscere i pro e i contro dei prodotti impermeabilizzanti presenti sul mercato per poter, non solo dare alla clientela un consiglio valido, ma anche effettuare l’impermeabilizzazione utilizzando materiali di qualità nel modo migliore.

Come impermeabilizzare terrazzi e balconi: materiali e procedure

Impermeabilizzare senza rimuovere il rivestimento

Se la pavimentazione è in buone condizioni e non presenta crepe o buchi, l’impermeabilizzante liquido è una buona soluzione, che si può utilizzare senza dover rimuovere piastrelle o eventuali pavimentazioni di pregio, come quelle in pietra.

La resina trasparente è facile da usare e può essere applicata rapidamente con rulli o pennelli su tutta la superficie senza lasciare fessure, creando uno spessore di pochi millimetri.

Per questa procedura vanno seguite scrupolosamente le istruzioni indicate dai produttori; la patina protettiva è resistente agli sbalzi di temperatura, alle intemperie, alle sostanze chimiche e all’acqua stagnante.

Un aspetto fondamentale da considerare è l’idoneità del prodotto alla pavimentazione esistente. Spesso la soluzione della resina è applicabile nel ripristino dell’impermeabilizzazione dei balconi, magari accompagnata da interventi mirati nell’intersezione con i muri.

Soluzioni impermeabilizzanti sotto il rivestimento e il massetto di posa

Se la pavimentazione è danneggiata (o non idonea ad essere trattata con l’impermeabilizzante liquido in superficie) si dovrà asportarla completamente ed intervenire nello strato sottostante, cioè impermeabilizzare il massetto di posa o addirittura il sottofondo.

Sul mercato sono disponibili due tipi di prodotti adatti allo scopo: rotoli di membrana impermeabilizzante o liquidi impermeabilizzanti.

· Sistemi impermeabilizzanti a membrana arrotolata

In commercio esistono numerosi tipi di membrane impermeabili in rotoli. Il più diffuso è la guaina bituminosa.

Statisticamente, le guaine bituminose sono il sistema più utilizzato per impermeabilizzare terrazzi e balconi. Il materiale che costituisce le guaine è un derivato del petrolio greggio e le guaine catramate impermeabilizzanti sono commercializzate in rotoli.

Nello spessore della guaina può essere incorporata un’armatura (in fibra di vetro o fibra di poliestere) per aumentarne la resistenza.

Sono relativamente facili da installare e, grazie all’incollaggio con il calore prodotto da una fiamma, garantiscono una completa aderenza.

In contesti applicativi dove non è possibile l’uso di una fiamma libera, le stesse membrane sono disponibili con uno strato adesivo; sono più facili da applicare, ma hanno un’efficacia leggermente minore.

· Composto liquido a base cementizia

Un’alternativa alla guaina bituminosa può essere l’applicazione di uno strato liquido a base cementizia sulla struttura di supporto.

Il prodotto consiste in una miscela a base di cemento a cui vengono aggiunti polimeri che lo rendono impermeabile all’acqua. Il rivestimento (massetto + piastrelle) potrà poi essere applicato su questo strato.

Questo procedimento è più semplice di quello con le membrane, ma lo strato cementizio non è perfettamente impermeabile, inoltre è soggetto a dilatazioni e restringimenti a causa degli sbalzi di temperatura e finisce per lasciar passare comunque una piccola quantità di umidità allo strato sottostante.

Questa tecnica è applicabile negli interventi dove l’umidità ha danneggiato solo il rivestimento ed è indubbio che il supporto sia in perfette condizioni, non presenti crepe o fessure capillari.

Soluzioni impermeabilizzanti totali del supporto

La migliore soluzione per risolvere e prevenire qualsiasi tipo di infiltrazione resta quella di intervenire direttamente sul supporto strutturale.

L’impermeabilizzazione prevista dalle norme è validissima anche sul lungo termine, in quanto prevede gran parte dei possibili deterioramenti, naturali e inevitabili, dei materiali.

A proposito di deterioramento, per mantenere l’impermeabilizzazione efficiente negli anni, è bene procedere a verifiche e manutenzioni regolari, nonché straordinarie nel caso in cui le condizioni atmosferiche (temperature molto elevate o ghiacciate ripetute), facciano temere fessurazioni e capillarizzazioni di uno o più strati del terrazzo o del balcone.

 

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