Una casa ben isolata è garanzia non solo di un maggiore comfort, ma anche di un notevole risparmio energetico. È quindi utile riflettere attentamente sul metodo e sulle priorità da valutare prima di intraprendere i lavori per l’isolamento termico della propria abitazione.
Vediamo quali sono i passaggi indispensabili e da non trascurare per portare a termine con successo la ristrutturazione termica della tua casa.
Verifica della classificazione energetica
Prima di intraprendere un progetto di riqualificazione termica, è importante realizzare un bilancio energetico per individuare gli elementi che definiscono il consumo della propria abitazione.
Sarà un professionista ad analizzare l’edificio, i suoi materiali e il relativo dispendio energetico per assegnargli, al termine della sua diagnosi, una classe energetica compresa tra A4 e G.
A4 è la classe d’eccellenza e viene attribuita alle abitazioni efficienti dal punto di vista energetico e costruite nel pieno rispetto dell’ambiente. La G, di contro, è la classe attribuita a costruzioni in cui vi è dispersione di energia e il cui impatto, dal punto di vista ecologico, è estremamente negativo.
Una volta ottenuta l’attribuzione della classe energetica, sarai in grado di giudicare l’opportunità di eseguire lavori di isolamento termico per incrementare il livello di prestazione energetica della tua casa.
Identificare le aree da isolare
Nelle abitazioni la dispersione di calore può avvenire principalmente da cinque zone particolarmente sensibili: il tetto, il sottotetto, le pareti, il pavimento e gli infissi.
– Tetto: poiché il calore tende a salire dal basso verso l’alto, è essenziale assicurarsi che la copertura del tetto sia adeguata. Si stima che, in media, il 30% delle perdite di energia passi attraverso il tetto.
– Il sottotetto: fa parte delle aree da isolare anche il sottotetto o la mansarda dove è maggiore la dispersione di calore.
– Le pareti: in una casa, le pareti possono provocare non meno del 25% delle perdite di energia. È, quindi, necessario predisporre una barriera, esterna o interna, per evitare che il calore si disperda.
– Pavimento: quando tutte le altre parti della casa sono isolate, il pavimento può comunque rimanere molto freddo. Nelle ristrutturazioni, l’isolamento di questa parte della casa è spesso il più difficile, anche se, ovviamente, non impossibile.
– Infissi: è possibile ottimizzare il consumo energetico della casa optando per l’installazione di vetri doppi o anche tripli arrivando a risparmiare fino al 15% di perdita di calore.
Scegliere materiali ad alte prestazioni
Per garantire un buon isolamento nonché una buona resistenza termica è importante scegliere materiali isolanti sufficientemente performanti.
Dovrai, quindi, fare attenzione a scegliere materiali con spessore e conducibilità termica sufficienti e con una buona densità per evitare qualsiasi fenomeno di compattazione che ne ridurrebbe la resistenza termica.
Il poliuretano è, ad esempio, uno degli isolanti più efficienti sul mercato. La sua applicazione rigida viene utilizzata sotto forma di pannelli rivestibili in alluminio. La sua bassa densità, la sua elevata resistenza termica e la sua tenuta all’aria e all’acqua garantiscono un’aria salubre in casa, un ridotto impatto ambientale e un’ottima resistenza termica.
Abbinare l’isolamento ad un efficace sistema di ventilazione
Per beneficiare di un comfort interno ottimale, è necessario abbinare alla soluzione di isolamento scelta un sistema di ventilazione ad alte prestazioni. Ciò limiterà la presenza di inquinanti.
È importante ventilare l’aria della casa utilizzando la ventilazione meccanica controllata a doppio flusso o la ventilazione meccanica per insufflazione che consentirà di respirare aria sempre nuova e di contrastare l’umidità. Il calore sarà distribuito meglio e la temperatura rimarrà stabile.
Tipologie di materiali utilizzati comunemente per l’isolamento termico
I materiali usati comunemente per isolare le abitazioni rientrano in tre tipologie: naturali, minerali e sintetici.
– Isolanti naturali: l’isolamento ecologico e naturale risponde agli standard europei per la conducibilità termica. Inoltre, gli isolanti naturali riducono l’umidità e sono facili da maneggiare. Esistono diversi isolanti naturali; i più usati sono: piume, lana, ovatta di cellulosa, sughero, lana di cotone e canapa, fibra di legno e feltro di lino.
– Isolanti minerali: l’isolamento con isolanti minerali a base di sabbia, basalto o vetro riciclato presenta molti vantaggi. Gli isolanti minerali, infatti, sono incombustibili e sono molto efficaci contro il freddo. Facili da installare nonostante il rischio di formazione di polvere durante l’installazione, sono convenienti e hanno una buona durata.
– Isolanti sintetici: con una buona resistenza termica, nonché un’elevata capacità di ritenzione dell’acqua e del carico, gli isolanti sintetici offrono un isolamento di qualità con un basso rischio per l’ambiente. Gli isolanti sintetici più comuni sono: polistirene, poliuretano e schiuma fenolica.
Isolamento delle pareti esterne e interne
L’isolamento termico delle pareti dall’esterno consiste nell’aggiunta di uno strato di isolamento alla facciata. Questo tipo di lavoro permette di aumentare il comfort termico e di ridurre i costi energetici. Questa operazione ha anche un vantaggio dal punto di vista estetico, perché offre la possibilità di rinfrescare la facciata.
L’isolamento delle pareti esterne non ha alcun impatto sullo spazio abitativo della casa. L’unico suo limite è il costo, superiore a quello dell’isolamento dall’interno.
L’isolamento delle pareti interne consiste nell’installare il materiale isolante sulle pareti all’interno della casa. L’isolamento interno è meno costoso dell’isolamento esterno. Prima di sceglierlo, sarà necessario tenere conto del fatto che la superficie dei locali è destinata a diminuire.
Utilità della barriera al vapore per l’isolamento termico
La tenuta al vapore acqueo è una questione essenziale che deve essere presa in considerazione in tutti i progetti di ristrutturazione e costruzione per garantire la durabilità dell’edificio e il suo isolamento termico.
Infatti, nel punto in cui si accumula il vapore acqueo, i rischi di degrado dei materiali sono notevoli. La soluzione sempre più comune è l’installazione di una barriera al vapore.
Una barriera al vapore è una lastra o membrana che, a seconda della sua permeabilità, limita o impedisce il movimento e il ristagno del vapore acqueo nelle pareti.
Oltre all’installazione di un efficiente sistema di ventilazione controllata, che consente di conciliare rinnovo dell’aria e risparmio energetico, l’aggiunta di una barriera al vapore è innegabilmente per completare l’isolamento termico dell’edificio.