Il parquet è uno dei rivestimenti in legno a pavimento più diffuso e apprezzato, non solo per la sua capacità di donare agli ambienti un’eleganza discreta e senza tempo, ma anche perché, oltre a consentire un naturale isolamento termico e acustico, è resistente all’usura.
Ma quali sono le diverse tipologie di posa del parquet? E quali sono le differenti direzioni di posa? Di seguito è spiegato nel dettaglio ogni aspetto riguardante la posa in opera del parquet.
Le diverse tipologie di posa in opera del parquet
Non tutti sanno che il parquet è un tipo di pavimento che può essere posato in diversi specifici modi.
Prima di tutto, il requisito fondamentale è affidare il lavoro di posa ad un’azienda specializzata che sappia valutare se il fondo su cui applicare il nuovo pavimento è stato preparato in maniera corretta: quest’ultimo, infatti, deve apparire omogeneo, liscio al tatto e perfettamente livellato.
Una volta valutato l’aspetto del fondo, si può procedere alla posa in opera che, tendenzialmente, si suddivide in tre principali metodologie: il metodo flottante, il metodo incollato e, infine, il metodo inchiodato.
Ovviamente, anche la diversa dimensione delle tavole acquistate (listoncini, listone, listello, maxiplancia) gioca un ruolo importante nella scelta della metodologia di posa in opera del parquet.
La posa flottante del parquet è in assoluto la più facile ed economica: i listoni di legno, in questo caso, vengono posati a terra, sopra ad un tappetino isolante in sughero naturale, in fibra di legno o in materiale plastico, e poi semplicemente incollati fra loro. Questo tipo di posa può essere fatta in ogni tipo di ambiente.
La posa del parquet incollata, invece, sebbene sia la più classica, prevede tempi più lunghi, in quanto le tavole del parquet vanno incollate al pavimento tramite dei prodotti specifici.
Il legno, in alcuni punti, andrà poi forato per consentire una migliore aderenza al pavimento e garantire così una durata maggiore nel tempo.
La posa inchiodata, infine, è il sistema di posa più antico, adatto sia per listoni di legno massello con incastro perimetrale sia per i listelli in multistrato.
Prima della posa, viene preparato un massetto cementizio, nel quale vengono annegati speciali elementi di legno (detti “magatelli”).
Quando il fondo del pavimento è completamente asciutto, le tavole vengono posizionate e fissate agli elementi sottostanti.
Le differenti direzioni di posa
Una volta scelta la tipologia di posa in opera del parquet, il professionista scelto per effettuare il lavoro dovrà determinare quale sia la migliore direzione di posa dei listoni di legno, che varia in base alla tipologia e all’estensione dell’ambiente che andrà pavimentato, alla luce presente nella stanza, e, infine, alla presenza e alla posizione di porte e finestre.
La disposizione geometrica del parquet deve infatti donare alla stanza il miglior aspetto possibile: il posatore quindi non solo deve tenere conto che, in generale, la posa dei listoni in senso orizzontale allarga idealmente l’ambiente, mentre invece quella verticale regala un senso di profondità anche alle stanze più piccole; ma deve anche posare le tavole di legno in maniera continua negli ambienti adiacenti, evitando il più possibile troppi tagli antiestetici e cercando di mantenere al massimo inalterata la lunghezza dei singoli listoni.
Nel dettaglio, le principali e più diffuse direzioni di posa del parquet sono: a cassero regolare o irregolare, a spina di pesce, a spina ungherese o francese, a mosaico e, infine, a fascia e bindello.
La posa del parquet a cassero regolare prevede che i listoni di legno, tutti della stessa dimensione, vengano semplicemente affiancati nel senso della lunghezza, in maniera ordinata, in modo tale che le giunzioni di testa si trovino sempre nella stessa posizione su ogni fila.
La posa a cassero irregolare, a tolda di nave, prevede invece l’utilizzo di listoni, anche di diverse lunghezze, le cui giunzioni di testa si vengano a trovare in posizione diversa su ogni fila.
Nella posa a spina di pesce, invece, le tavole di legno vengono disposte in file parallele orientate fra loro di 90°, in modo tale che la giunzione di testa di un listone aderisca al fianco del listone vicino. La posa può essere dritta o diagonale, e va iniziata dal centro della stanza fino ai muri perimetrali.
La posa a spina ungherese prevede invece che i singoli listoni di legno abbiano i due lati corti tagliati con un’inclinazione di 30° – 60° rispetto a quelli lunghi, e può essere arricchita sui bordi dalla posa di fascia e bindello.
La posa a spina francese è assolutamente identica, se non per il fatto che i listoni vengono posati con un’inclinazione di 45°.
Nella posa a mosaico, le tavole di legno vengono unite in modo da formare un quadrato. Anche in questo caso, la posa può essere effettuata dritta o diagonale e può essere incorniciata perimetralmente da fascia e bindello.
Infine, il posatore può abbellire il pavimento in parquet con fascia e bindello, ovvero aggiungendo, nella zona perimetrale della stanza, una particolare finitura formata da listelli di legno con una geometria diversa (detta “fascia”) rispetto a quella predominante nella parte centrale dell’ambiente e da altri listelli che fanno da raccordo (detti “bindelli”) tra i due differenti schemi di posa, andando così ad incorniciare e ad abbellire ulteriormente l’aspetto generale della pavimentazione.
E’ bene ricordare comunque che un artigiano esperto e fantasioso può elaborare altre infinite direzioni di posa del parquet, in cui i vari elementi di legno ricreano sul pavimento delle geometrie molto complesse, eleganti ed elaborate.
Per ottenere una posa ottimale del parquet, affidati ad aziende specializzate, il nostro Team di esperti di Noi facciamo case ti affiancherà e ti assisterà durante i lavori.